Valutazione adulti
La valutazione psicodiagnostica consiste in un primo colloquio di approccio non eccessivamente formalizzato al quale seguono due sessioni di 90 minuti durante le quali vengono somministrati interviste strutturate, questionari e test psicologici.
Strumenti utilizzati:
Questionario anamnestico, a domande aperte, finalizzato all’acquisizione di informazioni sul passato e sul presente del paziente.
MMPI-2, test ad ampio spettro per valutare le principali caratteristiche strutturali di personalità e i disordini di tipo emotivo.
SCID-II, consente di formulare una valutazione dei disturbi di asse II di tipo categoriale (presenza o assenza del disturbo) e dimensionale (annotando il numero dei criteri diagnostici per ciascun disturbo di personalità codificato).
SCL-90, valuta i sintomi psicologici del soggetto (somatizzazione, ossessività, sensibilità interpersonale, depressione, ansia, ostilità, ansia fobica, ideazione paranoie, psicoticismo).
ASI, misura l’indice di sensibilità all’ansia valutandone tre componenti: timore di ostracismo sociale, timore di impazzire, timore di sensazioni fisiche.
TAS-20, valuta la difficoltà ad identificare e distinguere le emozioni, la difficoltà a descrivere le emozioni, la modalità di pensiero (concreto vs astratto).
PBI, indaga le relazioni di attaccamento sulla base delle dimensioni cura e controllo.
ASQ, valuta gli stili di attaccamento.
Durante un secondo colloquio con il clinico esperto si espongono i risultati dell’accertamento (con un linguaggio non tecnico) e si discute l’impostazione del trattamento.